Da vent'anni giornalista e caporedattrice per varie testate nazionali, è autrice di libri e contributi su progetti di sviluppo in Africa e fenomeni sociali. Ma a prescindere da quale sia il motivo che ci spinge ad assumere massicce dosi di medicinali, è un dato storico il nostro ricorso facile, e frettoloso, ad alcuni farmaci potenti, come gli antibiotici. E lo è ancora di più se, come sta accadendo ora, alcune di questi essenziali medicine scarseggiano o sono del tutto introvabili, anche e soprattutto per chi ne avrebbe davvero bisogno. Gli antibiotici sono farmaci vitali per il trattamento delle infezioni di origine batterica. Ma il loro uso eccessivo o comunque non appropriato ha contribuito allo sviluppo di batteri resistenti, il che rende più difficile, e anche più costoso, guarire. Nel il consumo complessivo, pubblico e privato, di antibiotici in Italia è stato pari a 17,7 dosi ogni 1.
L'amoxicillina è un principio attivo appartenente alla famiglia delle penicilline. Si tratta quindi di un farmaco antibiotico utilizzato nel trattamento di infezioni batteriche. Dal punto di vista chimico, l'amoxicillina - come, del resto, tutte le penicilline - appartiene al gruppo degli antibiotici beta-lattamici. L'amoxicillina è disponibile all'interno di numerosissimi medicinali, sia da sola che in associazione ad acido clavulanico o suoi sali generalmente, potassio clavulanato. L'amoxicillina viene utilizzata anche in ambito veterinario esistono specifici medicinali veterinari adatti a diverse vie di somministrazione. In quanto principio attivo antibiotico, l'uso dell'amoxicillina è indicato nel trattamento di infezioni sostenute da batteri Gram-positivi e Gram-negativi che interessano differenti aree corporee. Qualora il medico abbia prescritto un trattamento prolungato con amoxicillina, sarà sua cura sottoporre il paziente a regolari analisi del sangue per monitorare la funzionalità epatica e renale.


